giovedì 3 gennaio 2008

Nuovo blog!!!


Finito l'anno con Blogger, continuiamo su http://emotionalassets.wordpress.com/



mercoledì 19 dicembre 2007

Il Grigio non presenta alcun effetto psicofisiologico…



Di Gianandrea Abbate

Secondo quanto riportano gli studi di molti Scienziati Internazionali, tra cui Luscher nel suo famosissimo libro “Il Test dei Colori”, sono state condotte numerosissime osservazioni registrando le reazioni di un campione di pazienti cui si chiedeva di guardare insistentemente per un certo periodo di tempo un determinato colore. Ne è risultato quanto segue.
Il Rosso produce effetti insospettati facendo registrare un aumento della pressione arteriosa, del ritmo respiratorio e persino del ritmo cardiaco, andando a modificare quindi il funzionamento e le reazioni automatiche del Sistema Nervoso Autonomo.
Sempre Luscher riporta le conclusioni di Hering, che osservò una proprietà statisticamente ricorrente nel funzionamento dei bastoncelli retinali.
La Rodopsina si alterava in un verso quando esposta a colori ad alta frequenza visiva e riprendeva il suo colore naturale se esposta a colori con opposta frequenza visiva.
Gli effetti erano speculari all’esposizione rosso-verde e giallo-blu.
Il Grigio, ad esempio, tendeva a non creare effetti né catabolici (regressione della rodopsina) né anabolici (progressione della rodopsina) e non presentava alcun effetto psicofisiologico misurabile né alcun attributo Emotigeno, proprio per la sua neutralità e la sua incapacità a livello di frequenza visiva di attivare la rodopsina.
Il Nero rappresentava infine, come ben si sa a livello collettivo, la “negazione del colore”.
Ogni Colore primario tende a produrre reazioni più o meno inconsce in chi ne viene esposto. Le Emozioni collegabili ai Colori sono assolutamente uguali tra individui di una stessa cultura ma anche tra culture diverse o diversissime, naturalmente con rare eccezioni che però confermano la regola totalizzante ed assoluta.
Peraltro, le singole Emozioni Primarie si attivano negli individui nelle stesse aree Cerebrali, registrano tracciati uguali di riconoscimento collettivo e rappresentano quindi una costante antropo-fisiologica trasversale.
Non deve stupire quindi che anche i modi rappresentazionali (figli di diversi stati emozionali) seguano lo stesso tipo di dinamica.

lunedì 17 dicembre 2007

Una solida garanzia di ritorno degli investimenti in comunicazione: intervista a Gianandrea Abbate


Di Gianandrea Abbate

Riporto qui di seguito un’intervista fattami da Laura Lanfranconi per il mensile ADV – Reed Business Information – www.advertiser.it

Non c’è il rischio che la percezione da parte degli individui muti con il variare del contesto? Le reazioni, ad esempio, al colore rosso possono essere soggette a cambiamenti?
Gli elementi della percezione vengono monitorati costantemente anche se in realtà i dati basici sono immutabili, perché fanno parte della fisicità umana. Semmai il colore rosso può essere investito di significati diversi, ma rimane pur sempre un’onda luminosa di circa 800 nanometri e quando impatta sulla nostra retina produce nell’individuo le stesse reazioni.

Quali sono gli errori più comuni che vengono commessi in comunicazione?
La comunicazione si basa sulla forza del “cosa si dice” e del “come lo si dice”, in relazione all’immagine dell’azienda. Gli errori quindi sono generalmente di tre tipi. Può accadere che una comunicazione sia corretta in funzione della merceologia e del prodotto, ma non sia sostenibile rispetto all’azienda e alla sua immagine, o al contrario …

Quindi in che momento della ideazione o della realizzazione di una campagna è utile rivolgersi alla ricerca psicolinguistica?
La verifica psicolinguistica è molto flessibile e usualmente applicata sia a monte, sia a valle della comunicazione.

L’approccio psicolinguistico fornisce anche indicazioni in merito alla tipologia di mezzi da usare?
Sì, abbiamo infatti verificato che alcuni marchi, così come alcune tipologie di prodotti, sono più in sintonia e quindi ottengono risultati migliori con alcuni mezzi e, addirittura, su alcuni canali, piuttosto che altri. E le differenze sono consistenti, arrivano anche al 20-30% in più o in meno.

giovedì 13 dicembre 2007

La comunicazione pubblicitaria in un mondo che cambia. Successi passati e presenti: 500% di gioia


Di Fabrizio Bellavista

Ieri, in quanto socio, ero presente all’incontro dell’International Advertising Association in cui Luca De Meo, neo premiato con l’ "Iaa Excellence in Communication Award", ha presentato la case history “Fiat 500”. Non mi soffermo ad analizzare la campagna, molti lo hanno già fatto prima di me, ma vorrei riportare una serie di emozioni/considerazioni provate lungo il percorso della presentazione…
“Un prodotto dell’amore” ha esordito De Meo e il collegamento con i ‘love-mark’di Kevin Roberts è stato immediato ma quello che più mi ha colpito da subito è stato il linguaggio usato da De Meo, attualmente uno dei responsabili brand più stimati al mondo: non forbito, con vocaboli immediati, rare volte sgrammaticati ma comunque di enorme potenza (anche nella gestualità); ma con lo scorrere della presentazione De Meo, sintonizzato “non verbalmente” con Giovanni Perosino, presente in sala, continua: “quello che ci interessava con questa campagna non era tanto una comunicazione di prodotto ma una vera e propria comunicazione a 360 gradi sulla desiderabilità della nuova azienda Fiat…” e aggiungeva, per sottolineare meglio l’importanza del concetto desiderabilità: “Sì, con questo lancio parliamo di 500% di gioia perchè vogliamo veicolare una nuova percezione del logo che, sempre di più, è vissuto come un marchio sorridente”.

mercoledì 12 dicembre 2007

Il Dalai Lama e le emozioni distruttive


Di Fabrizio Bellavista

Quando sono andato alla conferenza pubblica ‘La pace interiore e la non violenza’ nel pomeriggio del 9 dicembre 2007 per ascoltare dal vivo le parole del Dalai Lama, mi è tornato alla mente il suo lavoro fatto insieme a Daniel Goleman – lo studioso dell’ intelligenza emotiva: dico subito che il mio giudizio sul libro, malgrado l’estremo interesse dell’esperimento (il pensiero occidentale che incontra quello orientale), è abbastanza negativo. Trovo che, oltre allo scrivere esageratamente prolisso e poco usability dell’autore californiano, non c’è stato quel salto ‘alchemico’ che avrebbe potuto fare di questo libro un lavoro centrale riguardo l’argomento. Qui di seguito, comunque, l’abstract del libro, intitolato “Emozioni distruttive. Liberarsi dai tre veleni della mente: rabbia, desiderio e illusione” (Mondadori, 2004):

Con la meditazione i monaci buddisti riescono a raggiungere uno stato di serena felicità. E assicurano che è una condizione che tutti possono sperimentare. Ma come? Per rispondere a questa domanda un gruppo di psicologi, filosofi e neuroscienziati occidentali guidati da Daniel Goleman - il profeta della cosidetta "intelligenza emotiva", che ha rivoluzionato con le sue teorie la moderna psicologia - ha incontrato il Dalai Lama. Dal loro incontro è scaturita una sola risposta: liberarsi dai "veleni della mente" (rabbia, desiderio, illusione) è la chiave della felicità. Così se da un lato il Dalai Lama spiega come trasformare le emozioni negative in sentimenti positivi, dall'altro Goleman mostra, con rigorosi metodi scientifici, come la pratica della meditazione possa rimuovere le cause delle nostre peggiori pulsioni. Insieme i due autori invitano a gettare uno sguardo colmo di speranza sul lato più oscuro della nostra mente per renderlo limpido e luminoso.

lunedì 10 dicembre 2007

Quanto incide la psicolinguistica….


Di Gianandrea Abbate

La domanda che più ricorre nei miei incontri o durante le presentazioni del metodo è questa: ‘Quanto può incidere la psicolinguistica nell’ambito della comunicazione’?
Ecco una risposta sintetica. L’efficacia della comunicazione si valuta su 3 fattori chiave: il posizionamento del concetto merceologico nella mente del consumatore (il dove), il contenuto dell’advertising (il cosa) e il modo in cui ottimizzare l’efficacia dl messaggio (il come): la psicolinguistica studia questi tre fattori e soprattutto come a certi segni corrisponde la percezione collettiva di certi concetti e viceversa, secondo una logica emotiva estremamente precisa.
La psicolinguistica ha dimostrato che la psiche emotiva, indipendentemente dalla diversità del target, reagisce con le stesse dinamiche agli stimoli.
Aiutando a capire il posizionamento emotivo e gli effetti sulla psiche di tutti gli stimoli comunicazionali, fornisce un interessante contributo ad agenzie ed aziende nella messa a punto dei messaggi e nell’ottimizzazione della loro efficacia e degli investimenti in comunicazione, riducendo al minimo il margine di errore, perché individua per ogni concetto gli elementi emotivi costitutivi inconsci.
Ricordiamo che la psiche del consumatore può essere rappresentata come un iceberg: la parte visibile/razionale, che raffigura i bisogni espliciti e i comportamenti manifesti, non costituisce che il 30% rispetto ad un 70% di massa nascosta, che è la parte emozionale. La ricerca psicolinguistica studia le situazioni emotive alla base di quel 70% dei comportamenti umani.
Intervenendo sugli elementi distonici del linguaggio è possibile modificare la reazione del pubblico e questo intervento si traduce in un aumento del ricordo e in definitiva del sell out.

Un e-commerce più emozionale

Di Fabrizio Bellavista

In un recente studio, Eurisko evidenzia il ritardo dell’e-commerce, che sembra non voler approfittare delle nuove possibilità del web, quali l’interattività e la costruzione di community. E sottolinea come l’e-commerce, generalmente, non si basi su fattori emozionali ma solo su aspetti prevalentemente oggettivi e di conseguenza asettici e di poco appeal.

Informazioni personali

Questo blog è condotto collegialmente da Gianandrea Abbate e Fabrizio Bellavista partner in Psycho Research, diventato nel 2012, istituto di ricerca "Emotional Marketing".

My favourite books:

  • Amin S., Il Capitalismo nell’era della globalizzazione, Asterios Editore
  • Amoroso B., La Globalizzazione, La Meridiana
  • Anolli L. e Candia R., Teorie Psicologiche sullo sviluppo del linguaggio, Angeli
  • Anolli L. e Ciceri R., La voce delle emozioni, Angeli
  • Arnheim R., Visual Thinking, University of California
  • Bandler R., MacDonald W., Guida per l’esperto alla submodalità, Astrolabio
  • Barthes R., Elements de Semiologie, Seouil
  • Bartlett F., Il Pensiero, Angeli
  • Bateson G., Verso un’ecologia della mente, Adelphi
  • Battacchi M.W., La dimensione evolutiva dell’esperienza emozionale, Piccin
  • Beck U., Cos’è la globalizzazione, Carocci
  • Belleli G., Etichettamento e condivisione sociale delle emozioni, Liguori
  • Berstein N., The Coordination and Regulations of Movements, Pergamon
  • Blasi G., Internet, Guarini e Associati
  • Bolliger D. e Hostfede G., Internazionalità, Guarini e Associati
  • Boncinelli E., La formazione della corteccia cerebrale, Le Scienze 346.
  • Brioschi T., L’efficacia della Pubblicità, Comunicazioni sociali
  • Bull P., Posture and Gesture, Pergamon Press
  • Bynon T., Linguistica storica, Il Mulino
  • Calabrese O., Il linguaggio dell’arte, Bompiani
  • Calissano P., Neuroni, mente ed evoluzione, Garzanti
  • Canepari L., Introduzione alla Fonetica, Einaudi
  • Chomsky N., Studies on Semantics in Generative Grammar, Mouton
  • De Kerchove D., Brainframes. Mente, Tecnologia, Mercato, Bakersville
  • Di Nardo N. e Zocchi A.M., Internet. storia, tecnica, sociologia, Utet
  • Dilts R., Grinder J., Bandler R., Bandler L.C., DeLozier J., Programmazione neuro-linguistica, Astrolabio
  • Dogana F., Le parole dell’incanto, Angeli
  • Dogana F., Suono e senso, Angeli
  • Eco U., Trattato di semiotica generale, Bompiani
  • Eddy Carli E. (a cura di), Cervelli che parlano, Bruno Mondadori
  • Edelman G.M., Darwinismo neuronale, Einaudi
  • Ferrucci P., Crescere, Astrolabio
  • Floch J.M., Semiotica, Marketing e Comunicazione, Angeli
  • Fornari F., Fondamenti di una Teoria Psicoanalitica del Linguaggio, Boringhieri
  • Foss B., New Horizons in Psychology, Penguin
  • Fredu
  • Freud S., Compendio di Psicoanalisi, Bollati Boringhieri
  • Freud S., L’inconscio, Bollati Boringhieri
  • Green J., La nuova frontiera delle comunicazioni, Mondadori
  • Guendalini M., La sfida Globale, Adn Kronos
  • Hall E.T., Beyond Culture, Anchor Voubleday
  • Hall E.T., Il linguaggio silenzioso, Bompiani
  • Heller R., Supermarketing, Sperling & Kupfer
  • Jakobson R., La forma sonica della lingua, Il Saggiatore
  • Johnson-Laird P.N., The Computer and the Mind, Harvard University Press
  • Kotler P., Marketing Management, Isedi
  • Leavitt T., Marketing Imagination, Sperling & Kupfer
  • Luscher M., Il Test dei colori, Astrolabio
  • MacLuhan M., La Galassia Gutenberg, Armando
  • Maffei L., Il Mondo del cervello, Laterza
  • Matthei E.H., Elementi di Psicolinguistica, Il Mulino
  • Mecacci L., Identikit del Cervello, Laterza
  • Morris D., I Gesti nel Mondo, Arnoldo Mondadori
  • Necci L., Il Terzo Millennio, Marsilio
  • Oliverio A., Biologia e Filosofia della Mente, Laterza
  • Omae K., Il senso della globalizzazione, Etas
  • Orford J., Psicologia di Comunità, Angeli
  • Peruzzi L. e Tornielli G., Cromer-Physics for the Life Sciences, Piccin
  • Plutchick R., Emotion: a Psychoevolutionary Synthesis, Harper and Row
  • Pribkam K., Il Linguaggio del Cervello, Angeli
  • Pulcini E., Dopo Internet, Castelvecchi
  • Putnam H., La sfida del realismo, Garzanti
  • Sherer K.R., Methods of Research on Vocal Communications: Paradigms and Parameters, Ekman
  • Sherer K.R., Non Linguistic Vocal Indicators of Emotion and Psychopathology, Izard
  • Temple C., Il nostro Cervello, Laterza
  • Tolman E., L’Uomo Psicologico, Angeli
  • Tomatis A., Ascoltare l’Universo, Baldini & Castoldi
  • Watzlawitck P., La prospettiva relazionale, Astrolabio
  • Watzlawitck P., Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio
  • Zapparoli G., La perversione logica, Angeli
  • Zeji S., A Vision of the Brain, W.H. Freeman and Co